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2025
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Nell’ultimo decennio l’archeologia e la storia dell’isola d’ Elba si sono arricchite di ipotesi e suggestioni originali ed eclatanti ma, ad avviso dell’Autore, che tenta di analizzarne alcune, vacanti di peso probatorio.
2021
Gli argomenti trattati vanno dalla risalita del livello del mare nei tempi preistorici, ai ritrovamenti archeologici a Marciana, Marciana Marina, Marina di Campo, Portoferraio e Rio, fino alla toponomastica (Monte Orello) e al problema dell’eradicazione di animali non autoctoni da parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Questo libro è una raccolta di 25 scritti, non in ordine cronologico, in parte inediti (o solo parzialmente editi) e in parte già pubblicati sulla stampa locale (Camminando org., Elbanotizie, Tenews, Quinews, ecc.) grazie alla cortesia e alla disponibilità dei rispettivi direttori. Sei di essi affrontano problemi dell'isola in generale, mentre tredici sono dedicati a Marciana, tre a Portoferraio, due a Marciana Marina, uno a Rio nell'Elba. Quando si tratta di articoli già noti, viene indicata la data della prima edizione. Alcuni elaborati sono vere e proprie ricerche, documentate e corredate da approfondimenti bibliografici; altri sono divulgativi e si soffermano, talvolta con accenti ironici, su ipotesi a colpo d'occhio tanto poco credibili da attirare critiche attente e motivate.
Questa seconda parte del libro è una raccolta di 21 scritti su aspetti della storia antica e recente dell'Isola d'Elba. Essi, in parte inediti (o solo parzialmente editi) e in parte già pubblicati sulla stampa locale (Camminando org., Elbanotizie, ecc.) grazie alla cortesia e alla disponibilità dei rispettivi direttori, sono disposti per quanto possibile in ordine cronologico. Quattro articoli affrontano problemi dell'isola in generale, mentre cinque sono dedicati a Portoferraio, sei a Marciana Marina, cinque a Marcia-na, o ai rispettivi territori, uno a Pianosa. Quando si tratta di articoli già noti, viene indicata la data della prima edizione. Man-tenendo l'impostazione e lo spirito della prima parte del libro, alcuni elaborati sono vere e proprie ricerche, documentate e corredate da approfondimenti bibliografici; altri sono sostanzialmente richieste di maggiore attenzione verso importanti monumenti che versano in stato di degrado; i rimanenti sono divulgativi e si soffermano, talvolta con accenti ironici, su ipotesi a colpo d'occhio tanto poco credibili da attirare critiche attente e motivate.
Riassunto L'ipogeo di Marciana (Isola d'Elba) è un'architettura con pianta a croce scavata nel granito. Una pluralità di dati multidisciplinari porta alla conclusione che tale struttura sotterranea al-tro non sia che una tomba etrusca gentilizia, forse non priva di influssi sardi, scavata nel gra-nito probabilmente fra il VI e il V secolo avanti Cristo, purtroppo spogliata del suo ricco cor-redo funebre in momenti non definibili o, con assai minore verosimiglianza, non usata per motivi che potrebbero essere i più vari. Abstract The Hypogeum of Marciana (Elba) is an architecture with cross plan carved out of granite. A plurality of multidisciplinary data leads to the conclusion that the underground structure is nothing but an Etruscan tomb noble, perhaps not without Sardinian influences, carved out of granite probably between the sixth and fifth centuries BC, unfortunately stripped of its rich grave goods in time can not be defined or, with much less likelihood, not be used for reasons which can be just as varied. Résumé L'hypogée de Marciana (Elba) est une architecture avec plan en croix taillé dans le granit. Une pluralité de données multidisciplinaires conduit à la conclusion que la structure sou-terraine est une tombe étrusque noble, peut-être avec des influences de la Sardaigne, sculptée dans le granit probablement entre les sixième et cinquième siècles avant JC, malheu-reusement dépouillée de ses riches objets funéraires dans les temps qui ne peuvent pas être définis ou, avec beaucoup moins de vraisemblance, inutilisée pour des raisons qui peuvent être le plus variées.
Milliarium, 2014
The island of Elba and, more generally, the Tuscan archipelago, are characterized by an extraordinarily rich archaeological heritage.
ISOLA D'ELBA. CASTELLO DEL VOLTERRAIO E SUOI ADIACENTI, 2021
”Isola d’Elba.Castello del Volterraio e suoi adiacenti. “ è opera che si pone come scòpo la conoscenza del castello del Volterraio e del territorio circostante. Lo studio ,attraverso la ricostruzione del contesto storico,archeologico,paesaggistico,geologico e biologico, fornisce intelligibilità. Intelligibilità intesa come valorizzazione e fruizione del complesso strutturale del castello attraverso la comprensione funzionale degli elementi architettonici che lo compongono, attraverso la conoscenza della storia di cui è testimonianza vivente , attraverso la cognizione degli aspetti naturalistici,ambientali e geologici del territorio su cui giace. Il Castello del Volterraio si trova all’isola d’Elba nel comune di Portoferraio:la Cosmopoli fondata nel sedicesimo secolo da Cosimo I de Medici,Granduca in Firenze. Domina dall’ alto tutta la rada su cui si dipana il tessuto urbano di Cosmopoli: sentinella che osserva chi arriva e parte. Costruito in cima al Monte Veltrajo,,un “grattacielo”naturale di quasi 400 metri da cui si può osservare con un solo sguardo quasi tutta l’Elba . Quella del Volterraio è storia di secoli da non dimenticare. Essa si identifica con quella dell’intero territorio dell’isola essendo luogo con sede di attività umane che iniziate in epoca preistorica arrivano fino al diciottesimo secolo quando viene abbandonato. Qui c’è stata industria litica nella età della pietra, qui i primi cercatori di metalli : essi hanno costruito mura con funzione di fortezza d’altura.Poi queste mura sono state elevate fino a diventare ‘macchina’ di difesa bellica , avamposto delle fortezze di Portoferraio, inespugnabile baluardo contro gli assalti saraceni. Per fornire intelligibilità di un castello e del luogo ad esso adiacente ,così importanti per la cultura di tutto il territorio dell’isola d’Elba,l’opera si dipana con capitoli che trattano di : A) storia attraverso fonti scritte B) studio del rapporto tra struttura delle opere murarie del castello e loro funzione C) ambiente naturale (flora, fauna,vegetazione ) e inquadramento geologico D) proposizione di itinerari di escursione per una visita con valenza geologico-ambientale,storico-paesaggistico e sportiva E) bibliografia consultata Le fonti scritte per parlare di storia sono letterarie, saggi storici ,documenti di archivio e manoscritti,mappe,stampe,foto. Le strutture murarie del castello(torre,cortine nord e sud delle mura,bastione sinistro e destro,porta di accesso, casamatta ecc.) sono ognuna studiate e considerate in rapporto alla funzione per cui sono state create. Nel capitolo dedicato alla intellegibilità del territorio che circonda il castello l’Autore descrive l’impianto geologico su cui è eretto(diaspri e basalti a cuscino) la cui orogenesi risalente a milioni di anni fa rappresenta nella carta geologica dell’Elba un sito di primaria importanza (Sub Unità ofiolitica del Volterraio),un vero e proprio geosito: la sequenza delle rupi presenti permette al visitatore di percepire la suddivisone in strati della successione stratigrafica delle rocce affioranti. Dopo aver inquadrato l’Elba dal punto di vista botanico ,l’Autore pone il territorio del Volterraio in fascia ecologica 3b e 3c, poi elenca la flora e la fauna che si può osservare in dette fasce corredando con foto. Il castello non è liberamente visitabile. Solo tramite visita guidata col permesso del parco nazionale dell’arcipelago toscano che è il proprietario e gestore,può essere visto. A questo ente va riconosciuto il merito di aver provveduto ad un restauro impedendo così nuovi crolli. Su tale restauro l’Autore ha alcune riserve che commenta e discute. La fruizione, oggi legata esclusivamente a questa visita programmata dall’ente parco , va ampliata e migliorata con tavole didattiche che informino il visitatore e sulla architettura militare della rocca e sul territorio ad esso adiacente. Al fine di raggiungere questo miglioramento è dedicato un capitolo dove l’Autore indica itinerari di escursione da farsi a piedi ,mirati a scoprire la intelligibilità del luogo che possono essere usati anche a scopo didattico per le scuole. Itinerari ed escursioni ad un bene culturale quale è quello del castello del Volterraio che devono essere collegati ad itinerari ed escursioni verso tanti altri beni culturali presenti sul territorio dell’Elba. Tutto ciò può essere oggetto di un turismo “culturale”che aggiunto a quello “balneare” può divenire fattore di incremento dell’economia del territorio e pure amplificatore della medesima perché può avvenire anche durante i mesi invernali. Lo studio si conclude con elenco bibliografico mirato agli argomenti trattati la cui lettura può offrire spunti di approfondimento per chi lo voglia.
Aristonothos. Scritti per il Mediterraneo antico, 2012
Il ruolo deglI oppIda e la dIfesa del terrItorIo In etrurIa: casI dI studIo e prospettIve dI rIcerca a cura di Franco Cambi arIstonotHos Scritti per il Mediterraneo antico Vol. 5 (2012) Il ruolo degli oppida e la difesa del territorio in Etruria: casi di studio e prospettive di ricerca a cura di Franco Cambi
Ubi minor… Le isole minori del Mediterraneo centrale dal Neolitico ai primi contatti coloniali, 2016
The island of Elba, the largest island of the Tuscan archipelago, is since ancient times the central joint between the Tyrrhenian cabotage routes and the route to the large islands in the Tyrrhenian Sea (Corsica and Sardinia). Though the Neolithic is recognizable on the island of Elba only through scarce evidence, the presence of obsidian items demonstrates that in this period the island was already part of a wide network, especially with Corsica and Sardinia. From the Eneolithic, traces of settlement on the island seem in strong connection with the supplying and processing of copper ores, at least partially on the spot. Bronze objects and fragments are frequent in Elban sites lying next to copper outcrops. Analyses carried on some of these bronze items show anyway that they had been made with Sardinian (not Elban) copper. Metallurgy on the spot, with local and imported metal resources (mixed sulphides), suggests a high degree of organization and social complexity for the late Bronze Age - early Iron Age Elban communities, interested therefore in control of land and sea routes. Later (Hellenistic) literary evidence preserves the memory of bronze-working activity on the island in remote times. In Late Bronze Age - Early Iron Age the peculiar funerary custom (collective deposition in natural rock shelters) testifies to a deep cultural syncretism between the island of Elba and the central-northern territories of Sardinia and Corsica.
Ubi minor… Le isole minori del Mediterraneo centrale dal Neolitico ai primi contatti coloniali Convegno di Studi in ricordo di Giorgio Buchner, a 100 anni dalla nascita Anacapri, 27 ottobre -Capri, 28 ottobre -Ischia/Lacco Ameno, 29 ottobre 2014 a cura di Alberto Cazzella, Alessandro Guidi e Federico Nomi e s t r a t t o A differenza di altri arcipelaghi, quello toscano non è circondato da tratti di mare talmente ampi da farlo percepire come un insieme lontano e unitario. I due opposti poli delle grandi isole tirreniche -Sardegna e Corsica -da un lato, e del litorale continentale dall'altro, hanno attratto nella loro orbita le isole ad essi più vicine, svincolandole dal resto dell'arcipelago.
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BIBLIOGRAFIA SULL'ISOLA DI MONTECRISTO , 2015
LE FORTEZZE ETRUSCHE DELL' ELBA ALLA LUCE DELLA MATEMATICA DELLE ORIGINI, 2020
Franco Cambi, Giovanni De Venuto, Roberto Goffredo ( a cura di), I pascoli, i campi, il mare. Paesaggi d’altura e di pianura in Italia dall’Età del Bronzo al Medioevo, 2015
Ilaria Monti, Michelangelo Zecchini, 2024
F. Cambi, G. De Venuto, R. Goffredo (a cura di) I pascoli, i campi, il mare. Paesaggi d'altura e di pianura in Italia dall'Età del Bronzo al Medioevo, 2015
Ilaria Monti, Fabrizio Paolucci, Michelangelo Zecchini, 2023
Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico a cura di Gilda Bartoloni e Laura Maria Michetti, ATTI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA, 7-9 MAGGIO 2012, 2013
Rassegna di Archeologia 26, 2018
Archeo n. 416, 2019