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2016, Enkelaidos
Arte e Psiche in Sicilia. Aree di confine e di sovrapposizione: il limen appena percettibile, a cura di P. Ancona - F. Picone - C. Vezzoli; A. IV, no. 4, pp. 191-201
Elephant & Castle. Laboratorio dell’immaginario, n. 1, Diluvi, a cura di NUNZIA PALMIERI, 2010
The paper examines drawings and texts about Deluge achieved by Leonardo da Vinci. In the final section the essay describes contemporary works (in visual, musical or literary forms) inspired by Leonardo
Viaggio e Comunicazione nel Rinascimento (16-18 luglio 2015), 2017
Leonardo da Vinci showed a remarkable interest in foreign (non-Western) habits and customs in many aspects of his life and professional training. Not only did he try to be employed as a civic engineer by the Turkish Sultan, for whom he imagined an epic bridge to be built in order to unite Europe and Asia, from Pera to Costantinople, but he also produced a corpus of dream-like writings, rich in prophetic imagery, in which some punctual references to the cultural geography of the Mediterranean area recur.
2012
Catalogue of the exhibition held in Milan (December 11, 2012 - March 10, 2013), at Ambrosiana Library and S. Maria delle Grazie Sacristy, with a selection of 44 autograph folios from Leonardo's Codex Atlanticus. The double theme of the book is articulated in the following sections: I. Le acque, i venti e le tempeste II. Narrazioni e figurazioni fantastiche e terrifiche III. I diluvi IV. Paesaggi e "macchie"" V. Le profezie Italian abstract: Tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, Leonardo intreccia la speculazione scientifica sui fenomeni meteorologici e sulla turbolenza atmosferica con una fascinazione letteraria e filosofica sul tema dell'ineluttabile disfacimento della materia nei processi di rigenerazione della natura, dando luogo alle sue ultime mirabili "invenzioni", immani e inusitate visioni di distruzione, anticipate da testi profetici in cui si pronostica la fine dei tempi, sulla spinta dei traumatici eventi politici contemporanei.
Territori, 2023
2020
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore. Tutti i diritti riservati. L'editore è a disposizione per eventuali diritti non riconosciuti
Studi sulla Formazione, 2020
Leonardo's mind is considered here through his exploring and transdisciplinary attitude as a point of reference for any activity of research in any field and particularly for research on creativity itself. The focus is on different philosophical views of the mind and their corresponding scientific models, for what concerns patterns of problem solving in relation to models of creativity in crossing each frame. The empowerment of visual and kinesthetic capacity is emphasized as an essential tool for education.
Spesso, in movimento in luoghi a noi noti, eseguiamo alcune azioni automaticamente (come ad es. camminare per le strade cittadine, guidare l'auto, etc.) mentre i nostri pensieri seguono un flusso ideativo diverso dalle azioni in corso. Di conseguenza, i pensieri ci appaiono slegati dall'azione che si sta svolgendo in quel momento. Nonostante tutto, questa è solo un'impressione apparente perché di fatto la percezione del contesto circostante, per quanto inconsapevole di primo acchito, fa parte della più generale dimensione conoscitiva, orientata dai processi di selezione e seriazione degli input sensoriali provenienti dall'esterno attraverso i recettori del nostro corpo. Gli automatismi sono infatti il risultato di schemi comportamentali culturalmente interiorizzati dall'individuo (ad es. guidare a destra o a sinistra). I pensieri, per quanto sovente in forma di flussi incontrollati, originano da input che attivano reti di rimandi alla memoria storica soggettiva. I flussi di pensiero e gli automatismi quotidiani sono stati presi in conto, tra gli
Raccolta Vinciana, 2021
I contributi presentati a "Raccolta Vinciana" sono valutati in forma anonima da studiosi (double-blind peer review) che, per specifiche competenze, possono anche essere diversi dai membri del Comitato scientifico.
2007
c o l l a n a d i s t u d i v i n c i a n i Leonardo e il monumento equestre a Francesco Sforza Storia di un'opera mai realizzata ANDREA BERNARDONI Ad Angela e Bruno Ringraziamenti Vorrei ringraziare in primo luogo il prof. Paolo Galluzzi per avermi avviato agli studi Leonardiani e all'approfondimento delle tematiche tecnicoscientifiche, invitandomi a studiare la vicenda del "monumento Sforza". Riccardo Braga per l'abilità e la professionalità con cui ha saputo tradurre in linguaggio grafico digitale la mia ricostruzione verbale del processo di fusione ideato da Leonardo. Angela Manetti e Massimo Zanoccoli per i consigli sulla stesura e per la revisione delle bozze. Infine il laboratorio multimediale e l'archivio fotografico dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza, in particolare Franca Principe, Sabina Bernacchini e Paola Scortecci per il prezioso aiuto nel reperimento delle immagini che corredano il libro.
Zibaldone. Estudios Italianos , 2023
Partendo da una breve ricostruzione della formazione latina di Cesare Pavese, il contributo propone una rilettura del dialogo Il lago, incentrato sul personaggio di Ippolito-Virbio, nell’ottica della riscoperta di una possibile influenza esercitata dalle Metamorfosi di Ovidio sui Dialoghi pavesiani. L’analisi comparata prende in considerazione un testo che è palesemente legato all’episodio metamorfico, ma che non è stato indagato a sufficienza per mettere in evidenza il “classicismo latino” dello scrittore piemontese e, soprattutto, per puntualizzare in che misura il modello letterario e mitico del poeta d’età augustea abbia agito sulla composizione dei Dialoghi con Leucò.
2003
Il passaggio del fiume Echi simbolici e tecniche narrative nel Fedro "(…) Ma a metà del fiume Nesso mi fruga, le dita impazzite. Io urlai, Eracle s'inarco, scattò, fiondò un dardo fulminante che gli spaccò fischiando il petto, giù, fino ai polmoni (…)" Sofocle, Trachinie, vv. 564-568 1 "(…) Ma proprio in mezzo al fiume sentì un dolore terribile e si accorse che, in fin dei conti, lo scorpione l'aveva punta davvero (…)" Orson Welles, Rapporto confidenziale (1955)
in tre stazioni dello "spirito" * Premessa Quella del rapporto di Leonardo con la filosofia è una questione aperta e difficilmente definibile, sia per il carattere storicamente variabile dei confini della filosofia propriamente detta rispetto alle scienze e alle arti, sia per il margine ineliminabile di arbitrarietà presente in ogni discorso sulla filosofia e sulla sua genealogia. Pur tenendo in conto questa difficoltà intrinseca alla questione che ci interessa, un esame del lessico filosofico di Leonardo può comunque essere un modo per contribuire a definirla, proprio perché essa ci mette direttamente a contatto per cosí dire con il pensiero di Leonardo nel suo strutturarsi a contatto e nel confronto con la tradizione filosofica. Esaminando il suo lessico filosofico saremo, in altre parole, direttamente introdotti anche al rapporto di Leonardo con la filosofia, e potremo seguire da vicino l'articolarsi del suo pensiero. Di piú: nel lessico filosofico leonardiano, proprio perché esso è l'esito di un confronto con un campo del sapere, e non l'iscrizione interna a una tradizione, si depositano tensioni, fratture e contraddizioni che sono l'espressione delle tensioni, delle fratture e delle contraddizioni che animano dall'interno quello che si potrebbe definire il programma scientifico di Leonardo. Evidentemente, affrontando il tema da questa angolazione non sto imboccando una strada del tutto nuova. Per fare un solo ma rappresentativo esempio, le ricerche vinciane di Martin Kemp -sia quelle sull'anatomia, sia quelle sulla prospettiva e l'opera figurativa 1hanno da tempo documentato * Rinvierò ai codici secondo l'edizione della Commissione Nazionale Vinciana, pubblicata dall'editore Giunti di Firenze, eccezion fatta per i due codici di Madrid, disponibili per ora solo nell'edizione curata nel 1974 da Ladislao Reti per le edizioni MacGraw Hill (Maidenhead), Taurus (Madrid) e Giunti (Firenze). Per la datazione dei codici e dei singoli fogli vinciani mi servirò delle indicazioni ricavabili dalle edizioni e, nel caso dell'Atlantico, del volume di C. Pedretti, Codex Atlanticus. A Catalogue of its newly restored Sheets, 2
Terza Biennale Nazionale dei Licei Artistici, 2020
Proprietà letteraria riservata Gangemi Editore spa Via Giulia 142, Roma www.gangemieditore.it Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni. Le nostre edizioni sono disponibili in Italia e all'estero anche in versione ebook. Our publications, both as books and ebooks, are available in Italy and abroad.
In: B. Terracciano (a cura di), "Geoaffetti. Narrare la nostra terra". p. 73-89, Sorrento: CMEA (Centro Meridionale di Educazione Ambientale), ISBN: 978-8890898532, 2018
Un articolo sui devastanti incendi che hanno bruciato un terzo del Parco Nazionale del Vesuvio durante l'estate del 2017. Una occasione di riflessione sullo stato del territorio, nel senso sociale e politico. Le fiamme hanno sconvolto e, allo stesso tempo, attivato una parte della popolazione, in una sorta di riscoperta identità sull'orlo del disastro. Il testo riflette, infine, sulle lacerazioni del paesaggio, che sono ardue da quantificare, forse più delle perdite economiche e materiali.
"Schifanoia", 2017
What is grace ? What are the characteristics that make us say one thing, a work or a person are " graceful " ? What is the criterion that allows us to distinguish the " graceful " from other aesthetic categories, such as the beautiful or the sublime ? Traditionally, the grace has always benefited from an uncertain ontological status, halfway between the subjective and the objective, or between being and nothingness. Starting from some " objectivist " positions that characterized the " aesthetic realism " in France between the thirties and sixties we will try to show that grace and its definition may be founded not only subjectively – in the judgment of those who consider that – but also in the object itself, whose graceful " aspects " constitute so many properties. Finally, taking the cue from the now forgotten theorist of grace Raymond Bayer, we will try to define its mode of existence in one of its foremost interpreters : Leonardo da Vinci.
Leonardo GENIO E VISIONE IN TERRA MARCHIGIANA, Cartei & Bianchi Editori, Firenze 2005 , 2005
There might be some relations between the definition of Horizon in Leonardo treatise on Painting and the famous Idyll by Giacomo Leopardi "L'Infinito". The poet was a keen scholar on history of Astronomy and the publication of the Treatise on Painting by Leonardo published in 1817 may have drawn the attention of the poet. Leopardi made in 1819 same changes in the poem which might be related with his reading of the horizon in Leonardo.
MAPPE E COSMOGRAFIE AI TEMPI DI LEONARDO, 2019
The author analizes use of images as a tool of reasearch and understanding the world fron the microcosmo to Cosmography.
Atti Acc. Pugliese Sc. Lett., 2023
trovarono due differenti soluzioni del fatto che la sfera della terra fosse, in certi punti, più elevate di quella dell'acqua, così che potesse esistere una "quarta abitabile". Entrambi partono dalla teoria aristotelico-tolemaica che la Terra è il centro dell'universo, in cui i primi quattro strati sono sfere elementari e quelli successivi, dopo la Luna, cieli estesi fino alle stelle fisse. Dante aderisce alla teoria in senso teologico: Dio ha creato la terra abitabile affinché la sua creazione possa ricevere onore da vegetali, animali e, soprattutto dall'uomo; perciò ha voluto che le stelle fisse attraessero un quarto di terra settentrionale a un livello più alto di quello dell'acqua, che invece è diffusa nell'emisfero meridionale. Leonardo sa già che la distribuzione delle terre non è così e pertanto basa la sua spiegazione su osservazioni fatte in natura. Le montagne hanno acqua sino in cima, ma essa fluisce verso valle caricata di sedimenti e progressivamente colma il mare, mantenendo la forma sferica della Terra. L'interno della Terra è fatto di segmenti sferici alterni di terra e acqua, con l'acqua che tende a risalire attraverso le fratture. Di tanto in tanto queste fratture si allargano e fanno cadere un frammento di strato, mentre un altro frammento, più esterno, si innalza oltre il livello della sfera dell'acqua non solo per sollevare questa, ma per mantenere l'equilibrio e la forma di tutta la Terra.
Towards a taxonomy of watermarks in Leonardo's papers. A Visconti snake in the Naviglio invites diagnostic examinations on the Codex Atlanticus Claudio Calì Milano e Leonardo. Riflessioni museologiche su esperienze di valorizzazione Rita Capurro Bibliografia di Pietro C. Marani Abstracts Autori Annalisa Zanni XII vo iniziato già durante gli studi universitari a svolgere la mia amatissima attività didattica per le scuole dell'obbligo, e dove sono rimasta per 40 anni. Ora per entrambi è giunto il momento del congedo, con la consapevolezza del privilegio di aver potuto svolgere il lavoro più bello del mondo, che entrambi comunque proseguiremo. Mi piace anche sottolineare della sua sfaccettata personalità la generosità verso gli allievi e gli amici, insieme al profondo legame con la sua famiglia, e una grandissima bontà d'animo, spesso da scoprire nelle pieghe più intime del cuore del famoso grande studioso. Un percorso di vita davvero meritatamente gratificante. Nuovi progetti lo attendono e questa raccolta di articoli vinciani vuole essere un omaggio a lui: grazie, Pietro carissimo, da parte di tutta la comunità scientifica e di tutti gli amici e allievi!
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