Seminario in onore di Sebastiano Timpanaro, Univ. di Siena, 13 maggio 2025.

Espressioni poetiche dell'identità, Pisa; Pisa University Press, 2022

This paper investigates four short notes by Sebastiano Timpanaro, concerning a textual problem in E. De Amicis’ “Primo Maggio”. Analysing the origins and the causes of a mistake (“Antonino” for “Anonimo”, i.e. the Anonimo Romano), Timpanaro not only re-establishes the correct identity of the Anonimo Romano in De Amicis’ work, but also offers broader reflections (extended in other texts and interviews) concerning the identity of philology and the philosophical and social value of the discipline.

Dizionario Biografico degli Italiani, 95 (2019), 692-695

Biography of the italian scholar Sebastiano Timpanaro (1923-2000). He studied classics with the italian philologist Giorgio Pasquali and - though non academic - he was one of the most wide ranginng intellectuals in the second half of the XX century not only in Italy.

An outline of the life of the well known scholar Vincenzo di Benedetto, recently, from his education deceased (at Saracena and calabria, pisa and oxford, his relationship with eduard fraenkel, Sebastiano timpanaro and other prominent scholars of the 50s and 60s of the last century, and his membership to the partito Socialista di Unità proletaria) until his last years. Special attention is devoted both to the wide area of his copious intellectual endeavours (not just latin and Greek but also italian philology, and linguistic) and to the political, cultural and didactic engagement which gives his thought and method a strongly original character.

Gianmo Leopardi, Carlo Antici, Monaldo Leopardi, Adelaide Antici, Sebastiano Timpanaro jr., Sebastiano Timpanaro sr., Maria Cardini Timpanaro, la scienza greca, la filologia di e su Giacomo Leopardi, Epicuro, Lucrezio, il materialismo, Marx, Engels, Lenin, Trockij, Pietro Citati.

PESTELLI C L'UNIVERSO LEOPARDIANO DI SEBASTIANO TIMPANARO, 2013

Ai miei studenti, di ora e di sempre VII «Lungi da me il biasimare lo spirito di ricerca. Si cerchi, si esamini, si progredisca, si rischiari -ma tutto si faccia colla guida di una soda pietà» (Carlo Antici, Don Giuseppe Sambuga e un suo discorso, 1826) Circa il giudizio sopra le Operette morali, che Ella mi comunica, che vuol ch'io le dica? Dirò solo che non mi riesce impreveduto. Che i miei principii sieno tutti negativi, io non me ne avveggo; ma ciò non mi farebbe gran maraviglia, poiché mi ricordo di quel detto di Bayle; che in metafisica e in morale, la ragione non può edificare, ma solo distruggere. (G. Leopardi, lettera ad Antonio Fortunato Stella, Firenze 23 agosto 1827) l'universo leopardiano di timpanaro Carlo Antici e Giacomo Leopardi, zio e nipote, come è evidente anche dalle parole che si leggono in epigrafe, da consanguinei interpretarono i ruoli opposti sulla mappa della cultura e del divenire politico. Una delle ragioni dell'interesse di questo libro sta nella storia di Antici, protagonista della Restaurazione italiana, un contributo importante anche alla biografia di una metà in ombra della mente e dell'animo di Giacomo Leopardi. La geografia italica, il «secol morto al quale incombe tanta nebbia di tedio», il «tedio che n'affoga», che rendono la canzone Ad Angelo Mai (gennaio 1820) documento di una disperazione storica, che non a caso la censura artigliò, hanno in Antici l'ideologo militante, il papista combattente, il restauratore non privo di audacia, di formazione e respiro europei. Il nuovo volume di studi leopardiani di Corrado Pestelli, studioso ben noto di Leopardi 1 e curatore della nuova edizione della classica silloge leopardiana di Sebastiano

Discussion of the research output of Vincenzo Di Benedetto and of the cultural influence of Eduard Fraenkel.

in Symbolon, XI, n. 8, 2017

The paper investigates Leopardi’s theory of imagination and its function in Leopardi’s philosophy of language highlighting how the facul- ty of imagination is the cognitive counterpart of human natural search for pleasure and enables, on one side, the production of metaphor, on the other, the ability to appreciate the most important characters of poetic language. Keywords: imagination, style, poetic language, metaphor.

MATERIALISMO INQUIETO» E LEOPARDISMO NEL DIALOGO TIMPANARO-DE LIGUORI. Con scelta di lettere, 2019

Lettere, in gran parte inedite, di Timpanaro a Girolamo De Liguori, sul materialismo sette-ottocentesco, sul materialismo antico, sullo Stratone leopardiano, su Spinoza e Bayle, su Rensi, Gramsci, Croce, Gentile, Garin e altri studiosi. Discussioni sul positivismo. Discussioni sull'attualità politica (1970-1973), sul PCI e sul PSIUP. Ne emerge una fondamentale e chiara impostazione filosofica antihegeliana ed antiidealistica.

«Leopardi, Stratone di Lampsaco, Büchner nel dialogo Timpanaro-De Liguori», in corso di pubbl. in «Critica letteraria», n. 1 (2020), pp. 1-18. , 2020

Il contributo si sofferma sulla linea di studi, riguardante il materialismo, che caratterizza lo scambio epistolare fra Timpanaro jr e Girolamo De Liguori. Leopardi risulta il termine di riferimento principale, al quale fanno capo gli studi su Stratone di Lampsaco e su Spinoza, su Vincenzo Gioberti, su Arturo Graf e su Giuseppe Rensi, sul materialismo ottocentesco di Ludwig Büchner e sul positivismo. Comune, nei due intellettuali, la polemica nei confronti delle impo-stazioni di pensiero idealistico-crociane e storicistico-hegeliane. ★ Il contributo si sofferma sulla linea di studi, riguardante il materialismo, che caratterizza lo scambio epistolare fra Timpanaro jr e Girolamo De Liguori. Leopardi risulta il termine di riferimento principale, al quale fanno capo gli studi su Stratone di Lampsaco e su Spinoza, su Vincenzo Gioberti, su Arturo Graf e su Giuseppe Rensi, sul materialismo ottocentesco di Ludwig Büchner e sul positivismo. Comune, nei due intellettuali, la polemica nei confronti delle impostazioni di pensiero idealistico-crociane e storicistico-hegeliane. Il denso scambio d'idee che attraversa il colloquio culturale fra Timpa-naro e De Liguori 1 , al di là di qualche raro incontro personale, si espri-Corrado Pestelli: Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Firenze; docente di ruolo; sarno2002@libero.it 1 Girolamo De Liguori (n. a Roma nel 1933), filosofo, scrittore, pedagogista politicamente impegnato, docente liceale, collaboratore dell'Enciclopedia Trecca-ni, della Domus Galilaeana di Pisa, dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, corrispondente epistolare di personalità quali Garin, Bobbio, Binni, Ferra-rotti, Timpanaro, di personalità del giornalismo come Corrado Augias, collabora-tore in attività teatrali che hanno coinvolto Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer. Si è occupato del filosofo Giuseppe Rensi, di Arturo Graf, del materialismo ottocentesco, del positivismo, delle connessioni del pensiero mate-rialistico con Leopardi, dell'ateismo e del materialismo nell'apologetica cattolica dal periodo di Cartesio a quello di Kant; ricordiamo qui i principali titoli in volume: I baratri della ragione. Arturo Graf e la cultura del secondo Ottocento, pref. di Eugenio Garin, Manduria, Lacaita, 1986; Materialismo inquieto. Vicende dello scien-Saggi

Scientismo e antihegelismo in un carteggio di Timpanaro. Gramsci, Garin, Geymonat, De Liguori, 2019

Rivista di lettere, scienze ed arti Serie trimestrale fondata da GIOVANNI SPADOLINI La rivista è edita dalla «Fondazione Spadolini Nuova Antologia» -costituita con decreto del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, il 23 luglio 1980, erede universale di Giovanni Spadolini, fondatore e presidente a vita -al fine di «garantire attraverso la continuità della testata, senza fine di lucro, la pubblicazione della rivista Nuova Antologia, che nel suo arco di vita più che secolare riassume la nascita, l'evoluzione, le conquiste, il travaglio, le sconfitte e le riprese della nazione italiana, nel suo inscindibile nesso coi liberi ordinamenti» (ex art. 2 dello Statuto della Fondazione).